Guest post #10: Cartellate





Salve, mi chiamo Laura e sono nata ventitré anni fa in un paese dell'entroterra pugliese, Putignano. Ho lasciato la mia terra ricca di sapori e tradizioni appena terminato il liceo per studiare Letteratura Italiana alla Sapienza. È proprio in questa città che ho conosciuto la mia dolce Francesca, quasi per caso, su un gruppo facebook di language tandem. Per chi mi conosce non è affatto un mistero il mio amore per gli Stati Uniti e la loro cultura, soprattutto se parliamo di pancakes allo sciroppo d'acero! 

Come chiunque abbia vissuto in Italia o anche solo visitato saprà, il cibo per gli italiani è una cosa seria. Un piacere prima di tutto, da condividere con gli amici, la famiglia e gli amanti (ma se prevedete una serata hot, la carbonara lasciatela perdere), ma fondamentalmente un culto religioso:  Parmigiano, Olio Extravergine d'Oliva e Pasta sono il Pantheon che invochiamo quando il destino crudele si abbatte su di noi e vogliamo ritrovare ottimismo. Ora che ho terminato gli stereotipi culinari sulla mia nazione, mentre voi fantasticate sugli italiani inginocchiati davanti ad una toma gigante di formaggio, parliamo della Cartellate (Carteddate in dialect), dolce molto buono originario della Puglia.

Bark alla Menta Piperita



Buona Vigilia a tutti i nostri lettori! Sicuramente oggi sarete impegnati a cucinare, preparare e magari comprare gli ultimi regali per domani, così abbiamo pensato ad un post corto, ma dolce. Vi proponiamo la ricetta del Bark alla menta piperita, una ricetta super veloce per un dolce perfetto se cercate qualcosa di last minute. La ricetta è di Alexandra, la sorella di Francesca, che la prepara tutti gli anni. L'ha preparato anche nel Natale 2010 quando Gloria ha passato il Natale in Rhode Island a casa Bruzzese. È un dessert composto da due strati dì cioccolato, scuro e bianco arricchito con caramelle alla menta piperita colorate. Fa molto Natale ed è delizioso e facile. 

Cioccolata in Tazza Homemade

 
 Pensavo che la ricetta del Fudge sarebbe stata la più veloce tra quelle di Natale e anche la più facile per fare dei regali homemade, prima di scoprire questa miscela per la Cioccolata in Tazza, che è ancora più veloce da fare (anche se altrettanto deliziosa ). Per essere onesti, non ero mai stata una grande fan della cioccolata calda. Le mie esperienze con il cioccolato caldo fino a poco tempo erano state solo due. Negli Stati Uniti, sono cresciuta bevendo cioccolata calda istantanea confezionata, mescolata con acqua o latte e riscaldata nel forno a microonde. Mentre questo tipo di cioccolata calda ha valore affettivo per me, era buona solo per inzupparci mini marshmallows, ma aveva sapore e consistenza tutt'altro che ideali. Quando mi sono trasferita in Italia, ho scoperto una cioccolata calda ben diversa, simile al cioccolato fuso, deve essere mangiato con un cucchiaio, anziché sorseggiata, e può essere accompagnata da panna montata.Può sembrare più un dessert che una bevanda, e spesso può essere più pesante di quanto si pensi.

Ecco dove questa cioccolata calda fatta in casa arriva - la ricetta che mi ha fatto cambiare completamente idea sulla cioccolata calda ed è  assolutamente infallibile. Ha una consistenza cremosa e un puro sapore di cioccolato grazie alla combinazione di polvere di cacao e di cioccolato fondente, ingentiliti da un pizzico di vaniglia. E' fantastica con un ciuffo di panna fresca montata o se si vuole darle un tocco americano, con dei marshmallows, e la preparazione di questa ricetta è tanto facile quanto veloce; tutto quello che dovete fare è riscaldare il latte, aggiungere qualche cucchiaio di miscela, e voilà!

Come ho detto all'inizio di questo post, è un idea per dei regali fatti in casa se confezionata in vasetti decorati insieme alle istruzioni su come prepararlo. E' altrettanto bello prepararla per se stessi quando il clima è freddo e si ha bisogno di qualcosa di corroborante, o si vuole iniziare la giornata con qualcosa di un po' più sostanzioso del caffè. Enjoy!

CIOCCOLATA IN TAZZA HOMEMADE

Ingredienti:

100g di zucchero
85g di cioccolato fondente a scaglie
40g di cacao in polvere
1/4 di cucchiaino di estratto di vaniglia
1 pizzico di sale

Procedimento:

Mettete tutti gli ingredienti in un mixer e tritate il tutto. 
In alternativa, si può tritare il cioccolato fino a quando sarà molto fine e unitevi il resto degli ingredienti. La miscela per la cioccolata calda si può conservare in un contenitore ermetico a temperatura ambiente per 2 mesi. (Per circa 9 tazze.)

Per prepararla:

Scaldate una tazza di latte in una casseruola a fuoco medio fino a bollore. Aggiungete 3 cucchiai di miscela per la cioccolata. Mettete sul fuoco per altri 1-2 minuti, fino a quando la miscela sarà completamente sciolta e il composto inizierà a bollire. Versate in una tazza e guarnite con mini-marshmallow o panna montata. Servite immediatamente. 


Ricetta adattata da Smittenkitchen.com e Cooks Illustrated.







Tortellini




 Vi ho già parlato della differenza tra tortellino e cappelletto e per chi è italiano o ancor di più della mia zona, la linea che divide le zone in cui sono tipici è abbastanza chiara. Io vivo nel cuore della Romagna, a Bertinoro, e dai si mangiano i "caplèt" cioè i cappelletti, normalmente con il ripieno o "compenso - e' cumpèns", come si suol dire, di soli formaggi e spezie, ma non è inusuale trovarci anche carne di pollo o maiale. Dare una ricetta universale sia dei tortellini che dei cappelletti è impossibile, ogni famiglia ha la sua, ma una cosa accomuna tutti: a Natale è d'obbligo averli a tavola!

Da questa premessa voi penserete che io stia per darvi la ricetta dei cappelletti, ma così non è. Nella mia famiglia c'è un infiltrato, mio zio, che viene da Ferrara. Ferrara è in Emilia, e in Emilia si preparano i tortellini, i minuscoli tortellini che tutti gli anni prepariamo solo per Natale. E' tradizione infatti incontrarsi intorno all'8 dicembre per preparare i tortellini. La leggenda narra che siano una riproduzione dell'ombelico della dea Venere, la forma, data con il dito mignolo quando si chiudono, infatti ricorda questa particolare parte del corpo.

Quindi per farli tutti uguali solo una persona li può chiudere, perché ognuno ha le dita diverse dalle altre persone, o almeno da noi si usa così. 
I compiti sono così divisi:
- la Zia Alba prepara, tira e taglia le sfoglie;
- mia mamma mette il compenso in mezzo ai quadratini;
- io faccio i triangolini;
- la Zia Vanna li chiude tutti esclusivamente alla ferrarese, cosa che le altre veterane di casa non sanno fare.

I tortellini da noi si fanno in brodo, perché sono già saporitissimi da soli, ma voi li potete anche condire burro e salvia, o panna e prosciutto, a voi la scelta.

TORTELLINI

Ingredienti per 25-30 persone:

15 uova
1,5 kg di farina
200g di mortadella
300g di coppa fresca 
300g di magro di manzo
400g di parmigiano 
2 uova
sale
pepe
noce moscata

Procedimento:

Macinate o fatevi macinare dal macellaio tutte le carni e la mortadella. Dovrà essere tutto molto fine quindi forse sarà necessario ripetere l'operazione più volte. 

Unite al trito di carne il parmigiano, le uova e condite con sale, pepe e noce moscata.

A questo punto lasciate riposare il compenso per almeno un ora in frigo ben coperto.

Preparate la sfoglia, vi consiglio di procedere con 5 uova e 500g di farina alla volta. Se non sapete fare la sfoglia cliccate qui.

Tirate poi la sfoglia e tagliatela in quadratini da circa 2,5 cm di lato. Mettete una pallina di compenso al centro e chiudete alla ferrarese, cioè dopo aver chiuso il quadratino di pasta a triangolo si uniscono i vertici vicini alla piega intorno al mignolo. Cuocete i tortellini in acqua bollente salata finche' non vengono a galla. 











Pan di Zenzero


Non farei il mio dovere, come fondatrice americana di questo blog se non condividessi una ricetta del gingerbread, molto probabilmente la pietanza natalizia per eccellenza negli Stati Uniti. Con gingerbread si intende un pane veloce o torta fatta con lo zenzero e altre spezie come la noce moscata, cannella, chiodi di garofano e che ho già utilizzato nella Torta di Zucca e nella Torta di Mele. L'altro ingrediente distintivo del gingerbread è la melassa, un ingrediente simile al miele che è un sottoprodotto del processo di raffinazione dello zucchero. Il gingerbread si può trovare anche come onimo di pan di zenzero o per creare le casine di Natale dolci decorate. E' una ricetta tipica di questo periodo, come la Torta di Zucca per il Ringraziamento o gli S'mores per il 4 di Luglio, ma è un peccato che venga preparato solo prima di Natale, perché è uno dei cibi che preferisco in assoluto mangiare, che ritengo debba essere preparato tutto l'anno. Ma sto divagando.


Per quanto io ami il gingerbread o pan di zenzero, non c'è niente di più disgustoso di un gingerbread fatto male, troppo spesso è secco, troppo dolce, e accompagnato da panna montata o zucchero a velo per diventare accettabile. Sono felice di poter dire che questa ricetta è quasi perfetta. Se si potrebbe riassumere il Natale con un alimento, sarebbe questa torta. Forse gli elfi di Babbo Natale mangiano gingerbreadmentre confezionano i giocattoli o mentre si prendono cura delle renne, è così buono, infatti, che è adatto per Babbo Natale stesso, probabilmente ne mangia prima della consegna dei giocattoli in tutto mondo il 24 dicembre.
E' un pan di zenzero incredibilmente umido e soffice con sapore quasi di caramello, grazie alla melassa, che evidenzia le spezie perfettamente.

Si può procedere in due modi per la preparazione di questa ricetta, o semplicemente si prepara come dessert veloce anche per la colazione con un po' di panna montata, o si possono preparare dei cupcakes di pan di zenzero con frosting al formaggio spalmabile. Come potete vedere dalle foto, io ho preparato entrambe le cose, sia una torta sia i dolcetti. Entrambi sono fantastici, dipende solo da voi cosa scegliere! Enjoy!

PAN DI ZENZERO 

Ingredienti:

112g di zucchero
113g di burro
340g di melassa
310g di farina
1 uovo
1 1/2 cucchiaini di bicarbonato di sodio
2 cucchiaini di cannella in polvere
2 ½  cucchiaini di zenzero in polvere
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano
¼ cucchiaino di noca moscata
1/2 cucchiaino di sale
235ml di acqua calda

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 180°C. Imburrate e infarinate una teglia quadrata 20x20cm oppure mettete le cartine per muffins nella teglia apposita.
In una ciotola grande, montate lo zucchero ed il burro fino ad ottenere una crema. Sbattete l'uovo e mescolatevi la melassa.
In un'altra ciotola setacciate la farina, il bicarbonato di sodio, il sale, la cannella, lo zenzero, i chiodi di garofano e la noce moscata. Unite al composto di burro e lo zucchero gli ingredienti secchi con un cucchiaio di legno. Unite gradualmente l'acqua calda. Versate l'impasto di pan di zenzero nella teglia.
Se preparate la versione "torta" ci vorranno 45-50 minuti di cottura. Se state preparando dei dolcetti, ci vorranno circa 20 minuti. Cuocete la torta o le tortine di pan di zenzero fino a quando uno stuzzicadenti inserito nel centro uscirà pulito. Lasciate raffreddare completamente prima di servire. Se avete preparato i cupcakes cliccate qui per la ricetta del frosting.





Funghi Ripieni


A Natale, nella mia famiglia, ci sono diverse tradizioni che non cambiano mai. Chi ha già letto i miei post precedenti sa che mia mamma ha iniziato a cucinare da una quindicina d'anni, forse meno, perchè prima viveva con noi mia nonna che ha sempre cucinato per noi. Mia mamma è quindi una cuoca poco esperta secondo la gerarchia delle donne di famiglia, infatti il suo compito a Natale è preparare i contorni. 

Con il passare degli anni, però, anche lei ha introdotto nel menù contorni irrinunciabili, soprattutto per le mie cugine vegetariane o sempre a dieta. Uno di questi sono i funghi ripieni, la ricetta che vi propongo oggi. Per chi rinuncia ai tortellini, al secondo primo (che varia tutti gli anni), agli arrosti, al lesso ed al cotechino, bisogna preparare contorni sostanziosi e ricchi di gusto...se no per loro che Natale è?!

Fudge ai Mirtilli Rossi e Pistacchio


Ora che il Ringraziamento è passato posso ufficialmente iniziare il conto alla rovescia per il Natale, nelle prossime settimane posteremo ricette sia italiane che americane per arricchire il vostro menù di Natale, ideali per fare un regalo fatto in casa o perfette per una giornata di neve.

Fin da quando ero piccola, il Natale è sempre stata la mia festività preferita, il periodo dell'anno più atteso, anche più del nostro viaggio annuale a Disney World. Mi ricordo che mi è sempre piaciuto decorare il nostro albero di Natale, la preparazione della recita scolastica di Natale, scrivere la letterina di Natale, e la preparazione della merenda notturna per Babbo Natale e le renne (biscotti per Babbo Natale e carote o mele per le renne). Ora che sono cresciuta apprezzo aspetti diversi di questa ricorrenza che sono comunque altrettanto speciali, non c'è niente come le luci che decorano il centro di Roma, l'album di Natale di Frank Sinatra, e, soprattutto, una buona dose dolci da cucinare per farti entrare nello spirito del Natale. Gingerbread, Biscotti decorati, Torta alla Menta Piperita e Cioccolato, Cioccolata calda fatta in casa, magari da regalare ad amici e parenti. Perché, dopo tutto, un delizioso regalo fatto in casa è il miglior regalo, non credete?

Risotto con Zucca Gialla e Pancetta


Di sicuro nella cucina italiana la pasta regna incontrastata. E' il piatto italiano per eccellenza (forse al pari della pizza) e cambia di regione in regione, Bucatini all'Amatriciana a Roma, Tagliatelle al ragù a Bologna, Orecchiette con le Cime di Rapa in Puglia, ecc.
Io sono un fan della pasta, ma tende un po' ad lasciare nell'ombra altri piatti forse meno conosciuti, soprattutto dai lettori non-italiani. Il Risotto è un esempio perfetto di piatto che magari avete scartato per poi ordinare la pasta o la pizza, ma vi consiglio di aggiungerlo al vostro repertorio.

Molte cucine del mondo hanno declinato il riso a loro gusto, gli spagnoli preparano la Paella, i cinesi il Riso Fritto, i messicani l'Arroz con leche, il Risotto invece è la versione italiana. Il riso Arborio o Carnaroli cuoce lentamente con vino bianco e brodo e finisce con l'essere mantecato con una buona dose di parmigiano.

Pesche Ripiene di Crema e Cioccolato


È con grande gioia che vi annuncio l'arrivo di un nuovo componente del nostro blog... La mascotte: Biscotto! Biscotto è il mio cucciolo di Bassotto, ha due mesi circa ed è un'esplosione di energia, tenerezza e amore allo stato puro! È a casa mia da qualche giorno ma è già entrato nel mio cuore! Come si può resistere al suo musino?!


Zuppa di Tacchino, Spinaci e Fagioli

Per quelli che festeggiano il Ringraziamento ci sono alcuni “riti” da rispettare: vedere Macy’s Thanksgiving Day Parade al mattino, Mangiare il tradizionale tacchino e la Torta di Zucca con amici e parenti, guardare un po’ di football americano e avere il frigo bello pieno di pietanze. In questa giornata rimangano un sacco di avanzi e sono a volte più deil cibo che si è consumato a tavola. Gli avanzi, in fin dei conti, fanno comodo a tutti. Chi non ama cucinare ha cibo per pranzo, cena ed anche colazione, una bella fetta di torta avanzata è un’ottima colazione, e per chi ama cucinare, gli avanzi offrono opportunità per creare piatti nuovi di riciclo. Amo questa parte del Ringraziamento quasi quanto il programmare il menù principale.

Eccovi un po’ dei miei trucchi su come usare gli avanzi di questa giornata:
-Le patate dolci e non fatte a purée possono essere usate per preparare i pancakes fritti in poco burro o olio per essere più saporite, e sono un ottimo contorno;
-Le patate al forno avanzate sono ottime come ingrediente di una frittata;
-La salsa di mirtilli rossi è un ottimo ingrediente per muffins o torte variegate oppure sopra a pancakes e waffles;
-La zucca cotta al forno è ottima come condimento di pasta e risotti;
-Con patate e tacchino si può preparare la “Shepherd’s Pie”*;
-Il tacchino è ottimo anche in tortine salate, nel chili, in un pasticcio, nei burritos, nella quesadillas o enchilladas o nel classico tramezzino al tacchino;

Torta Pere e Cioccolato


Questo è il mio secondo post dedicato al Giorno del Ringraziamento sul blog, dopo quello di lunedì sul Ripieno per il Tacchino. Anche se sono un grande fan dei tre dolci tradizionali del Ringraziamento (la torta di mele, la crostata con le noci pacan e la torta di zucca), cerco sempre di fare qualcosa di diverso, per portare un po' di novità in tavola. In più ho postato tre dolci di zucca, condiviso con voi una torta di mele non molto tempo fa, e anche se mi piace la pecan pie, lo sciroppo di mais e le noci pecan sono difficili da trovare a Roma. 

Questa ricetta della Torta Pere e Cioccolato è di Al del ristorante "La" di New York City. Anche se avevo visto che circolavano su molti blog di cucina recensioni piene di entusiasmo riguardo a questa ricetta, non l'avevo mai provata, perchè ero troppo impegnata a cimentarmi in torte a strati o Icebox cake. Non m'importava di ciò che i miei colleghi blogger pensavamo era una torta troppo semplice, e non mi convinceva la combinazione di cioccolato e pera, ho sempre pensato che la frutta e il cioccolato sono meglio se consumati a sé (anche le fragole ricoperte di cioccolato non mi piacciono). Però mi piace che questa torta sia autunnale, con le pere come ingrediente principale. Così ho pensato di darle una possibilità prima del Ringraziamento, e dall'avere delle remote possibilità è passata ad essere inserita nel menù. Il mio unico rimorso è stato quello di non averla provata prima. Nonostante non abbia farciture o stati ha un sapore ed una texture notevoli. Le pere le donano una bella dolcezza e bilanciano il gusto del cioccolato fondente mentre il burro da un tocco in più alla torta. E' fantastica per colazione o servita con tea e caffè o come gran finale dopo tacchino, patate e contorni vari.

Ripieno di Mele, Salsiccia, ed Albicocche

Anche se al Natale manca più di un mese, gli italiani sono già in clima natalizio; si accendono le prime luminarie, i negozi vendono le decorazioni per l'albero e i panettoni sono già in bella vista negli scaffali dei supermercati. In effetti non è poi così insolito, gli italiani dopotutto non festeggiano il Giorno del Ringraziamento, la festa principale del mese di novembre in America, il precursore del Natale. Visto che il nostro è un blog sia italiano che americano, non potevo non scrivere un post su questa festività, che è ricca di tradizioni culinarie. Spero che i nostri lettori americani possano trovare qualche spunto per le ricette che prepareranno la prossima settimana e in più vorrei dare qualche informazione ai lettori del resto del mondo su questa tradizione. 

Il Giorno del Ringraziamento (Thanksgiving) è una festa tradizionale, durante la quale le famiglie si riuniscono per essere grati di quel che si ha e per condividere un pasto. Il tacchino è sempre il piatto forte ed è sempre accompagnato da contorni come puré di patate, salsa di mirtillo rosso, verdure ed il suo ripieno. In più si serve la zucca, le noci pecan e l'apple pie, il dolce più tradizionale. Il bello è che ogni famiglia ha le sue tradizioni e non c'è un menù uguale all'altro. Un mio collega, che viene dal sud, prepara "Macaroni and cheese" e le "Candied Yams" (patate dolci cotte al forno con zucchero e marshmallows); un mio amico vegetariano non prepara il tacchino e si sbizzarrisce con i contorni, mentre mio nonno ha sempre preparato le Lasagne alla Bolognese, un classico nel Giorno del Ringraziamento a casa mia. 

Alici Marinate


Forse quello che vi propongo oggi non è quel che si dice un piatto autunnale, ma a parer mio, una bella mangiata di pesce ci sta tutto l’anno. Quindi nell’appena passata “Estate di San Martino”, cioè il periodo intorno al 11 Novembre durante il quale si registrano temperature miti nonostante sia pieno Autunno, ho proposto questo gustoso antipasto (o secondo piatto) ai miei famigliari, che non hanno di certo rifiutato. L’alice marinata è un classico della cucina mediterranea, sia perchè come pesce non è per niente costoso, sia perchè ci si può davvero sbizzarrire nel condirle con quel che si preferisce. 

Ormai ho un’adorazione per lo zenzero, che fino a poco tempo fa odiavo. Lo metterei ovunque e lo uso anche come depurativo nei periodi in cui mi sento un po’ affaticata dalle mega mangiate di famiglia o semplicemente quando voglio coccolarmi; preparo un bel bollitore d’acqua e aggiungo prima di metterlo sul fuoco dei cubetti di zenzero fresco. Lo bevo durante tutta la giornata ed è uin ottimo “sgonfia-pancia”. 

Torta di Mele con glassa Streusel





Per la verità non sono mai stata una grande fan delle mele. E allora perché vi propongo la ricetta della torta di mele? Da quanto tempo ho questo rapporto con le mele? Io e le mele avevamo un ottimo rapporto quando ero piccola: mangiavo mele con burro di arachidi come spuntino, trovavo una mela nel mio lunchbox molto spesso, ma tutto questo è cambiato quando la mia insegnante del secondo anno, Suor Mercian ha organizzato il "Johnny Appleseed Day "*, una giornata in cui ci ha portato tutte le varietà di mele da provare, insieme a torte di mele, strudel di mele e sidro di mele, creando una sorta di “festa della mela” per merenda. Quel giorno ho mangiato talmente tante mele, Golden delicious, Granny smith, Pink lady, che ne ho fatto indigestione. Da quel giorno ho perso la voglia di mangiarle, e per anni ho mantenuto le distanze da loro, portandomi nel lunchbox una pera e preparando la pecan pie invece della apple pie.


Pancakes di Zucca



Sapete già che amo i pancakes (si capisce anche dal nome del nostro blog) e vi è già abbastanza chiaro che mi piace utilizzare la zucca il più possibile in autunno, quindi era solo questione di tempo prima che mettessi insieme le due cose per un post: Pancakes di zucca, cioè la mia nuova colazione preferita. I miei ultimi post parlano chiaro, sono una fan di piatti saporiti e appaganti quando si fa freddo, e questi pancakes non fanno eccezione. Sono perfetti per una mattina fredda, sono l’incentivo per uscire da sotto le coperte e riscaldano il vostro solito latte o yogurt. Questi pancakes sono più soffici e più spessi dei soliti pancakes grazie all'aggiunta della zucca, e sono preparati con le classiche spezie che accompagnano questo particolare ingrediente: zenzero, cannella, noce moscata e chiodi di garofano.

Meringata al Limone


Quando un amico intraprende un nuovo percorso o una nuova avventura si ha sempre voglia di aiutarlo, o per lo meno io sono sempre felice quando mi si chiede di rendermi utile, soprattutto se si tratta di cucinare! 
La mia amica Valentina, da un paio d’anni, si è messa in proprio e ha deciso di dar vita ad un suo marchio di vestiti che crea lei personalmente. “Come le Ciliegie”, così si chiama il suo atelier e il suo brand, rispecchia palesemente i gusti e lo stile della sua creatrice, propone pantaloni, maglie, cappotti e gonne da tutti i giorni, ma anche una selezione di capi eleganti e proposte di altri designer per quanto riguardo gli accessori. 

Il 30 ottobre scorso “la Vale” ha deciso di spostare il suo atelier in un negozio più grande dove poter vendere anche le stoffe al metro. Infatti molte delle sue clienti hanno partecipato ai suoi corsi di cucito creativo, delle serate, cioè,dove anche chi non aveva mai preso in mano una macchina da cucire ha potuto imparare a confezionare una gonna, una felpina o una pochette partendo dalla sua stoffa preferita. E’ possibile quindi scegliere una stoffa per le proprie creazioni o chiedere proprio a Valentina di confezionare secondo i nostri gusti un capo come più ci piace! Bella idea no?! Tornando all’inaugurazione del nuovo store abbiamo fatto uno “swap” io le ho preparato tre torte e lei mi ha regalato i suoi mitici braghettoni scozzesi… TOP!

Pasta e Fagioli



Vi ricordate quando vi ho parlato di quanto fa caldo a Roma è in estate? Temperature sempre in aumento che fanno del pesto e delle icebox cake le migliori cose da mangiare? Beh, quei giorni sono finiti. Ora siamo ufficialmente in autunno qui a Roma; nel giro di appena una settimana le temperature sono passate da estive ad invernali, il che significa che i miei stivali Ugg sono già ai miei piedi, la stufa è accesa nel mio ufficio, e io preparo piatti corroboranti per combattere il freddo. La mia lista di ricette per la stagione invernale include piatti sostanziosi come il ragù alla bolognese, il risotto (post imminente!), e naturalmente, la pasta e fagioli,  la protagonista del post di oggi.
La pasta e fagioli è una zuppa italiana che, proprio come la polenta, era considerato un piatto "contadino", in quanto è composto da ingredienti poco costosi che riempiono e sono nutrienti.

Quadrotti alla Zucca e Gocce di Cioccolato


Non stavo scherzando quando ho detto che la zucca era il mio ingrediente autunnale preferito! La settimana scorsa ho fatto altri tre piatti con la zucca ed ho ancora una lista di ricette da far girar la testa: frittelle di zucca, focaccine di zucca, biscotti di zucca, pasta con la zucca, zuppa di zucca, ecc... alcuni di questi li posterò sul blog nel mese di novembre, quando è ancora stagione di zucca.

Sarà un lungo mese per i nostri lettori a cui non piace la zucca!


La ricetta di oggi è quella dei quadrotti di zucca e gocce di cioccolato (in americano: Pumpkin Chocolate Chip Bars). E' talmente semplice e veloce che si può improvvisare a tempo di record per ottenere un buon dolce alla zucca. Se siete alla ricerca di una torta soffice alla zucca, questa non è la vostra ricetta (meglio questa!) Sono quasi come i Blondies, densi, zuccherosi e ricchi di sapore sia di zucca che di cioccolato. Avevo scoperto la combinazione tra zucca e cioccolato su diversi food blog, ma non l'avevo mai provata di persona sinora; il cioccolato fondente completa la cannella e lo zenzero e da un tocco in più a questo dessert. Enjoy everyone!

Confettura di Melagrana




Ogni anno in autunno a casa mia inizia una sorta di rito che chiamerei "l'ossessione per le melagrane". In giardino abbiamo un bellissimo melograno piantato, come d'usanza, da mio nonno alla nascita di mio fratello. Quest'anno abbiamo raccolto diversi frutti che pesavano anche 1,5kg, per un totale di 11 cassette piene. Ai primi commenti dei vicini su quanto siano belle quelle sfere rosso vivace i miei genitori iniziano a diventare sospettosi e a fare una lista di persone alle quali non dare assolutamente neanche un frutto. Quest'anno poi due bambini, tra l'altro anche molto arroganti nei toni, sono stati beccati mentre volevamo scavalcare la recinzione per prendere i frutti non ancora maturi. L'apoteosi.

Torta alla Vaniglia con Nutella, Mascarpone, e Lamponi



Ricordate quei dolci “da tutti i giorni” di cui vi ho parlato poco tempo fa? Dolci come questa Torta al caffè e Nutella, la Summer Berry Cake e la Torta alla zucca con zenzero e spezie? Quelli che sono fantastici per la prima colazione o come dessert veloce e richiedono solo una ciotola e la miscelazione di tutti gli ingredienti? 

Beh, la torta di oggi non è uno di quei dolci. Questa, amici miei, non è una torta da tutti i giorni, ma piuttosto un’eccezione, per un’occasione speciale che richiede un tipo di torta un po’ più elaborata.

Salsa Mascobado


Chi di voi ha già letto il mio post dedicato al gnocco fritto e alla confettura di accompagnamento "Mostino" sa già che negli ultimi mesi sto frequentando la scuola di cucina Cooking Passion di Cesena. Ho scoperto le lezioni che Monia Amadori e gli chef con cui collabora impartiscono per caso curiosando su Facebook. 

Dopo la prima serata dedicata ai "Dolci da Brivido" cioè tutte le preparazioni base per semifreddi, creme, meringhe e i dolci non da forno in genere, ho iniziato una vera e propria formazione culinaria! Chiacchierando a fine serata con Monia è nata una collaborazione, un dare-avere tra noi! Lei mi regala ricette e consigli culinari mentre io le ho aperto le pagine Facebook dedicate alle sue attività e la aiuto facendo le fotografie durante i corsi a cui partecipo. 

Mi piace anche il modo in cui Monia tiene le sue lezioni, trasmettendo la sua passione con garbo e cercando di accontentare le richieste di tutti i corsisti.  

Torta alla Zucca con Zenzero e Spezie


Come ho già detto in un precedente post, l’autunno non è il mio periodo preferito dell'anno. Preferisco di gran lunga estate, durante la quale sono libera di indossare la mia vasta collezione di vestitini estivi, di cucinare con basilico e pomodori, e di godermi uno o due coni  gelato ogni giorno. Ma, per fortuna, c’è una cosa che mi aiuta agio nella transizione tra estate e autunno, che in qualche modo rende il passaggio tra agosto e settembre non del tutto terribile: la stagione della zucca! Negli Stati Uniti, in particolare, la zucca è particolarmente celebrata in autunno, certo, è possibile trovare tortelli di zucca o tortelloni in alcune parti d'Italia, ma la tradizione legata alla zucca negli Stati Uniti ha i suoi riti. Nel mese di ottobre, le zucche vengono scolpite per Halloween o vengono utilizzate nelle candele della “Yankee Candle’s” per la frangranza “Pumpkin spice”. C'è il caffè “Pumpkin spice” da Starbucks e Dunkin Donuts, i forni cominciano a vendere i muffin di zucca, le crostate, le torte, o il mio preferito, “Iced pumpkin donuts”. Sì, noi americani amaniamo la zucca in autunno e la utilizziamo quanto più possibile. Io non faccio eccezione, amo cucinare con la zucca, sia che si tratti di un piatti salati (risotto di zucca, gnocchi di zucca, zucca piccante) o di piatti dolci, come questo Torta di zucca e pan di zenzero.

Storie post n°9: Festival del Cibo di Strada


Il Festival del Cibo di Strada di Cesena è stato senza dubbio un evento di rilievo, c'è stata una grande affluenza di visitatori e non sono mancate le polemiche (in Italia è buona usanza fare critiche). Quello che per me conta è naturalmente il cibo che è stato servito da stand diretti da cuochi originari di moltissimi paesi del mondo e regioni italiane. La qualità delle pietanze offerte è garantita da una ricerca accurata degli organizzatori, che nei mesi di preparazione si accertano che chi dirige gli stand abbia ricette della tradizione, esperienza e porti l'eccellenza della sua regione in ogni piatto. 
Il cibo di strada è sicuramente la più antica forma di ristorazione e, nonostante adesso sia di moda, a Cesena gli viene dedicata questa manifestazione dal 2000. 
Ho avuto il piacere di partecipare come volontaria alla realizzazione di questo weekend culinario e ho incontrato un sacco di persone davvero capaci e sempre sorridenti, ma soprattutto ho mangiato....tanto!
Vi ho già parlato del ristorante messicano "Taqueria Revolucion" in un post dedicato all'anteprima del festival. Per chi non lo avesse letto stiamo parlando dei burritos e dei tacos più buoni che potete trovare in Italia. 

Guest post #9: Cookies con gocce di cioccolato di T



Ho già parlato di dolci classici americani come i brownies e i blondies sul blog, ma è giunto il momento di condividere con voi la ricetta dei cookies al cioccolato, dopo tutto, Pancakes & Biscotti è online da quasi cinque mesi, troppo tempo senza aver postato la ricetta della quintessenza del biscotto all’americana (è spesso richiesto dai miei amici non-americani). Quindi vi faccio le mie scuse! Ecco la ricetta di quello che mi piace chiamare The Chocolate Chip Cookie per eccellenza.

Questi cookies sono una creazione di mia zia Laura, o come l’abbiamo sempre chiamata, "T." Vedete, quando ero più piccola "aunt" (zia) era troppo difficile da pronunciare, e così è stato ridotto a "T" e da allora non è cambiato. Non sorprende che i migliori biscotti al cioccolato che abbia mai mangiato vengono da T, che ha un bel po’ di esperienza quando si parla di dolci. Quando ero piccola, faceva la "pizza al cioccolato" ogni mio compleanno, o meglio un dessert a forma di pizza che aveva come “crosta” dei brownie e come “condimento” della glassa di cioccolato, in più era decorato con schizzi di cioccolato bianco, come se fosse la  "mozzarella", e M & Ms come finti peperoni. Ha anche sempre preparato fatto incredibili “Congo Bars”*, e in più di un'occasione, quando ero piccola ci ha proposto di saltare la cena per andare direttamente da “Ben e Jerry” per una coppa di gelato ricoperta di salsa “hot fudge” e panna montata. 

Storie post n°8: Stoccolma


Il viaggio a Stoccolma del mese scorso è stato prenotato due giorni prima della partenza. Il mio ragazzo facendo mente locale dei suoi impegni di lavoro mi ha detto: "O partiamo martedì o ci toccherà aspettare Natale per fare la vacanza!" Dopo circa un'ora avevo sottomano meteo, prezzi degli hotel e prezzi dei voli (cercati con la modalità di ricerca - Partenza: Italia, Arrivo: Ovunque) di mezza Europa. Le tariffe nonostante lo scarso margine di preavviso non erano proibitive e così ogni meta era buona. Madrid, Istanbul, Palma di Maiorca, Stoccolma, Oslo, ma anche Sicilia e Sardegna. A prendere la situazione in mano è stato il mio ragazzo: "Ho deciso: Stoccolma!"

Il nostro ostello era una nave della marina svedese in disuso, attraccata lungo la costa di Gamla Stan, l'isola che ospita la città vecchia. Stoccolma è stata fondata su quest'isola e poi si è allargata sempre di più fino ad occupare 13 isole di diverse dimensioni, unite da tantissimi ponti.

Grazie alla guida che avevo comprato il giorno prima di partire e alle cartine abbiamo visitato la città (le isole centrali) a piedi, passeggiando tranquillamente aiutati anche dal clima inaspettatamente primaverile. L'ultimo giorno ci siamo concessi un paio di corse con la metro che ha stazioni simili a mini musei grazie alle  opere di designer e giovani artisti.

La mia ossessiva ricerca di pasticcerie tipiche con una vasta scelta di dolci si è esaurita il primo giorno con una mega colazione al "Grillska Huset" nella zona della città vecchia. Si possono ordinare diverse fette di torta, i bullar alla cannella o al cardamomo e la specialità della casa: il mumma. Questa mini cake è speciale! Ma non sono riuscita ne a trovarne la ricetta ne ha capirne tutti gli ingredienti.




Un'altra giornata bellissima è stata quella passata al parco di Skansen tra scimmiette, lemuri e animali tipicamente nordici. 




Qui abbiamo anche consumato il miglior pranzo della vacanza (ed anche il più economico, Stoccolma è decisamente cara!) al ristorante Ristorante Tre Byttor dove abbiamo gustato le polpette svedesi ed il pudding di salmone. L'isola che ospita Skansen è quasi completamente verde e ospita anche un parco divertimenti per ragazzi.




Un altro quartiere bellissimo, stavolta per lo shopping e per l'atmosfera è Södermalm. Qui abbiamo fatto colazione (doppia colazione) alla “Chokladfabriken” una bellissima pasticceria dove ogni prodotto ha tra gli ingredienti il cioccolato. Propongono un ottimo “Kardamom Bullar” arricchito con cioccolato fondente e tantissime torte, cioccolatini, lollipops al cioccolato e confezioni regalo per chi volesse portarsi un po' di questa meraviglia a casa.





Sempre in questa parte della città c'è la zona di SoFo che è il quartiere dei giovani, pieno di negozietti vintage, di design e ristorantini perfetti per un pasto tra amici . I negozi “second hands” di questa zona sono da perdere la testa! Ed anche i coloratissimi shop di oggetti di design gestiti interamente da giovani.

Queste sono solo alcune delle cose che mi hanno colpito della capitale svedese, quello che mi è piaciuto di più è però indubbiamente girovagare senza una meta precisa in una città dove magari non c'è tantissimo da vedere, come per esempio a Roma, ma si apprezza l'atmosfera la bellezza del moderno mischiato all'antico, godersi il panorama del mare, scrutare incuriosita le piccole barchette attraccate lungo le rive del quartiere di Ostelmalm e andare alla ricerca di un occasione nei negozi vintage o di ultima tendenza insieme al mio ragazzo che è un vero “shopping addicted”.





Stoccolma mi ha veramente stupito, è una città bellissima, ideale per un weekend lungo da prendere senza grossi programmi. Per niente frenetica, offre tantissimi parchi, bei palazzi, ma allo stesso tempo l'atmosfera della suggestiva vista sul mare. Meta sconsigliata!



Storie post n°7: Prati, Part 1

Anche se è praticamente impossibile che vi servano un pasto cattivo a Roma (il buon cibo abbonda in questa città), devo dire che uno dei miei posti preferiti per mangiare è il mio quartiere “Prati”. Oltre ad essere la stessa zona in cui si trova il bellissimo Castel Sant Angelo e il Vaticano (Papa Francesco è praticamente il mio vicino di casa), ad avere non una ma due stazioni della metropolitana (che rendono gli spostamenti più facili, cosa da non sottovalutare a Roma), ha anche molti meravigliosi posti dove mangiare. Con questo post vorrei fare a tutti voi una panoramica dei posti dove mangio più volentieri qui ai “Prati”.


LA PASTICCERIA SICILIANA 

 Il primo posto dove vado ogni mattina per il caffè e la colazione è “La Pasticceria Siciliana”, a due minuti a piedi da casa mia. Come suggerisce il nome, questa pasticceria è specializzata in dolci siciliani, nel senso che potete trovarci una favolosa granita, la cassata, e, naturalmente, i cannoli, che sono fatti su ordinazione e sono i migliori che abbia mai provato. Il mio ordine alle ore 08:00 è sempre: un cornetto integrale con miele ed un cappuccino, e dal momento che questa panetteria rimane aperta fino alle 23:00 (inusuale per l'Italia) è un ottimo posto per uno spuntino dolce (come il tiramisu al pistacchio!) a tarda notte. Come se servire dell’ottimo cibo e caffè non fosse abbastanza, i baristi qui sono meravigliosi! Ciao a Lori e Alina che stanno probabilmente leggendo questo post! Indirizzo: Via Cipro 79.







Challah Bread


Negli ultimi 10 anni cioè da quando ho iniziato a cucinare ho provato innumerevoli ricette; alcune erano ok, altre molto buone, ed altre ancora fantastiche. Le ricette che condivido qui con tutti voi sono quelle che mi sono piaciute di più nel corso degli anni, che sono testate e approvate per i nostri lettori, in pratica sono tutte le ricette che amo fare e mangiare.
Detto questo, sto per condividere con voi una ricetta che è forse la cosa che preferisco in assoluto tra quelle che ho cucinato negli anni. Signori e signore, vi presento il Challah Bread, una delle cose più gustose che potrete mai mangiare. Mi spiego, il Challah Bread, per quelli di voi che non lo conoscono, è un pane ebraico a base di uova, burro e zucchero, che ha una caratteristica forma intrecciata. E’ burroso, dolce, simile ad una torta e servito caldo direttamente dal forno con burro o marmellata è stepitoso. Preparare questo pane quando sono a casa in Rhode Island, è come una tradizione, non ci rinuncio mai.


Durante il ritorno a casa in auto dall'aeroporto mio padre indaga su quando potrà mangiare il Challah Bread: "Quindiiiii... preparando il lievito quando sarai a casa... Quando si potresti preparare il Challah Bread? Domani? Ti riprenderai presto dal jetlag, giusto? ! Potrebbe essere un buon modo per riempire la mattinata!" Quando preparo questa ricetta, il pane scompare letteralmente nel giro di un'ora o due. Spesso trovo i miei familiari a mangiarne fette, in piedi al bancone della cucina, con il coltello da burro in mano.


Se vi capita di avere qualsiasi avanzo di questo pane (anche se questo non è mai accaduto in casa mia) immagino si potrebbe anche usare per fare French toast o un budino di pane. Yummm.
Mi rendo conto che alcuni di voi potrebbero essere un po’ incerti su come fare il pane da zero. So cosa state pensando: è complicato; ci vuole troppo tempo; conviene comprarlo al supermercato il pane. State certi che questa ricetta non richiede troppo tempo, dovrete solo mescolare gli ingredienti insieme per l'impasto, lavorarlo un po' e lasciare lievitare per un paio d'ore. E credetemi, questo pane è migliore di qualsiasi altro PANE si possa mai comprare al supermercato. Provare per credere!!!


CHALLAH BREAD


Ingredienti:


5 cucchiani di lievito secco attivo
236g di acqua tiepida
100g di zucchero
3 uova, più 1 uovo per spennellare il pane
700g di farina
2 cucchiaini di sale
115g di burro



Procedimento:

Per fare l’impasto a mano, in una grande ciotola, sciogliere il lievito in acqua tiepida e lasciate riposare circa 5 minuti. Incorporate le uova una alla volta, poi aggiungete lo zucchero e il burro. Successivamente aggiungere 500g di farina, e il sale e mescolare tutti gli ingredienti insieme fino a che il tutto diventi una massa appiccicosa. Trasferite l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata e impastate, aggiungendo la farina rimanente, fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico, ci vorranno circa 5/7 minuti. Non aggiungere altra farina. L'impasto deve rimanere morbido e diventerà meno appiccicoso impastando.


Per fare la pasta con un mixer o planetaria, nella ciotola sciogliete il lievito in acqua tiepida e lasciate riposare fino a che non diventerà spumoso, circa 5 minuti. Aggiungere lo zucchero, 3 uova e il burro, poi i 500g di farina e il sale. Mettere la ciotola del mixer, fissare il gancio per impastare e impastate a bassa velocità, aggiungete gradualmente la farina rimanente fino a quando l'impasto sarà liscio ed elastico, circa 5/7 minuti. Togliere l'impasto dalla ciotola.


Formare una palla con l’impasto e trasferitela in una ciotola leggermente unta d'olio. Coprire la ciotola con un canovaccio umido e lasciare lievitare la pasta in posto caldo fino a quando non raddoppia in massa, circa 2 ore.


Foderare una teglia con carta da forno. Su una superficie leggermente infarinata, girare la palla di pasta e impastare per un minuto o due. Per modellare il pane e fare una treccia a 3 capi come faccio io (si può anche fare una treccia a quattro o sei file, ma io tendo a semplificarmi la vita) tagliare la pasta in 3 parti uguali con un coltello affilato. Utilizzando i palmi delle mani, formate con ogni pezzo di impasto una striscia. Allineate i tre pezzi di pasta sulla teglia. Unite le tre estremità delle striscie in alto e cominciate a intrecciare i tre pezzi insieme. Quando avete finito di intrecciare, pizzicare insieme le parti inferiori e infilare i le estremità sotto la pagnotta.


Posizionare il pane intrecciato sulla teglia preparata, coprite con un canovaccio asciutto, e lasciare lievitate di nuovo in una senza correnti e calda fino a quando la pagnotta raddoppierà in dimensioni e diventerà spugnosa al tatto, ci vorranno circa 45 a 60 minuti.

Spennellare la treccia delicatamente con l'uovo sbattuto. Posizionate la teglia nel piano inferiore del forno preriscaldato a 180°C. Lasciate cuocere fino a quando la treccia sarà dorata circa 30 a 35 minuti. Trasferire su una gratella e lasciate raffreddare. Servire con burro e marmellata.