Storie post n°11: Le 3 P - Corso su Pane, Pizza e Pasta



Da circa due settimane ho iniziato un bellissimo corso allo IAL (l'istituto alberghiero per intenderci) dedicato alla pasta fresca, il pane e la pizza. Il corso è finanziato dalla Provincia Forli'-Cesena e ho dubito fare una selezione per parteciparvi, non vi credevo quando mi hanno detto che ero passata!

Durante le lezioni lavoriamo in vere cucine professionali, il nostro insegnante è un vero chef, abbiamo tutti una divisa e prepariamo (e a fine lezione mangiamo) piatti completamente fatti da noi. Un sogno insomma.

Guest post n°11: Hummus



Il fatto che io stia pubblicando un post su un blog di cucina probabilmente farà sorridere le persone che più mi conoscono, semplicemente perché io non so cucinare. Mentre mia sorella è lo chef di casa, io sono l'assaggiatore ufficiale, questi ruoli sono stati assegnati molto presto e devo dire che ci calzano a pennello

I gemelli omozigoti sembrano condividere vite parallele, almeno inizialmente, stessa scuola, stessi amici, stessi punti di forza e di debolezza e anche io e mia sorella siamo così. Quando Francesca, però, ha iniziato ad interessarsi di cucina, è stata una svolta, ed io ho assistito con gioia al raggiungimento dei suoi traguardi culinari, in più ho assaggiato molto volentieri i suoi hamburger gourmet ripieni di formaggio di capra, la sua zuppa di pomodoro, i suoi gnocchi di zucca fatti in casa e le torte a strati, ricette impegnative per una liceale.

Occhi di Bue

 
Tendo a dividere le cose che più amo di Roma in due categorie: ci sono le cose clamorose, palesi, come il fatto che abito a due passi da San Pietro e che il Colosseo o la Scalinata della Trinità dei Monti sono a pochissime fermate della metro da casa mia. Poi ci sono le “piccole” cose, quelle che arricchiscono la mia routine, come andare al mercato a Testaccio nel weekend, provare un nuovo ristorante in cui si dice preparino un’ottima Amatriciana oppure fermarmi in una delle mie pasticcerie preferite la mattina.

Ah le pasticcerie! In Italia hanno qualcosa di speciale, il paradiso dei biscotti, dei cannoli e delle crostate, fantastiche per qualsiasi occasione. Sono il luogo dove si può consumare cornetto e cappuccino di mattina, passare per un dolcetto pomeridiano, sono ben contente di prepararvi una torta speciale di compleanno o per altre occasioni e infine sono l’ideale se avete bisogno di un dolce da portare ad una cena tra amici. Ci sono alcune pasticcerie fantastiche nel mio quartiere (ad esempio questa) e le ho sfruttate appieno diverse volte. 

Salmone Glassato con Senape e Rosmarino



Anche se mi piace cucinare e mi piace provare nuove ricette, ho notato che prediligo preparare pasta, risotti e dessert. Non riuscirei mai a farne a meno, ma ammetto che questa tendenza mi ha fatto diventare una cuoca un po' "sbilanciata", il mio repertorio di secondi è esiguo e tutti i secondi che conosco sono a base di carne (come questi Saltimbocca alla Romana). Anche se penso di essere un buona cuoca, i frutti di mare tendono ad essere il mio tallone d'Achille culinario. Posso contare sulle dita di una mano le volte che li ho preparati a casa, ed erano comunque piatti semplici come gamberi saltati serviti poi sulla pasta. 

Torta Salata Svuotafrigo


Spesso quando non si sa cosa preparare, ma si deve per forza utilizzare un ingrediente che sta per scadere, ci si inventa le ricette meglio riuscite.
Come nel caso della ricetta di oggi. In effetti la pasta sfoglia, l'ingrediente che stava per scadere per l'appunto, è molto versatile e si presta a moltissime preparazioni.

La ricetta di oggi è molto semplice, è una Torta Salata Svuota-frigo perché ho semplicemente messo insieme pochi e semplici ingredienti che avevo in frigo.
Patate e carote lesse magari avanzate dalla preparazione del brodo e salsiccia e mozzarella avanzate dalla preparazione della pizza della sera prima.

Saltimbocca alla Romana

 
Nei  primi tre mesi in cui ho vissuto a Roma il mio sostentamento era basato solamente su pizza e pasta. Erano fondamentalmente le pietanze che sognavo di assaggiare già da prima del mio arrivo nella Città Eterna, le perle della cucina italiana: la saporitissima Amatriciana, una pizza margherita più grnade del piatto in cui viene servita e la cremosa Cacio e Pepe. Tutte combinazioni di carboidrati, pomodoro e/o formaggio che regolarmente finivano sulla mia tavola per cena. E non sono l'unica qui in Italia. Provate a chiedere in giro qual'è il loro piatto preferito della cucina italiana, sarà quasi sicuramente una declinazione di pizza o pasta. 

Quello che molti stranieri non capiscono, è che esistono un'infinità di secondi, di carne o di pesce, molto gustosi nella cucina italiana. Mai provata la Cotoletta alla Milanese, l'Abbacchio o il Branzino? La verità è che il cibo italiano va ben oltre la pizza, e la pasta e un buon secondo può essere altrettanto soddisfacente, oltre a darci nuove conoscenze della cucina di questo paese. 

Un giorno mi è venuto lo schiribizzo di ordinare i Saltimbocca durante un pranzo il un'osteria di Roma. Ero in vena di qualcosa di nuovo. Avevo scelto delle fettine di carne di vitello arrotolate con salvia e prosciutto, servite con un ristretto al vino bianco. Una combinazione di sapori che si addice perfettamente al loro nome e alla voglia di mangiarne altri. Ed erano anche meglio di qualsiasi pizza o piatto di pasta avessi mangiato fino a quel momento. In più, nonostante fossero un classico romano, non erano impegnativi come la Coda alla Vaccinara o la Trippa. 

Fortunatamente per me, e per voi, è anche un piatto molto facile da preparare. Veloce e con pochi, ma gustosi ingredienti.

SALTIMBOCCA ALLA ROMANA

Ingredienti:

8 fettine di vitello 
8 fette di prosciutto crudo
8 foglie di salvia
farina q.b.
2 cucchiai di olio e.v.o.
2 cucchiai di burro
80 ml di vino bianco secco
12 ml di brodo di pollo
sale
pepe
spicchi di limone

Procedimento:

Avvolgete un pezzo di prosciutto intorno ad ogni fettina di vitello e battete leggermente con un batticarne su un tagliere, questo farà in modo che il prosciutto non si stacchi dal vitello durante la cottura. Nel frattempo, scaldare l'olio in una padella grande a fuoco medio-alto. Mettere una foglia di salvia al centro di ogni fettina. Fate passare uno stuzzicadenti attraverso la carne per fissare il prosciutto e la salvia. Panate leggermente entrambi i lati della fettina nella farina, e scrollatele per eliminarne l'eccesso. Posizionate la carne con il prosciutto rivolto verso il basso in padella e cuocete, girando una sola volta, fino alla doratura di entrambi i lati. Trasferire il vitello su un piatto e coprite con un foglio di alluminio per tenere in caldo. Continuate a cuocere fino a quando tutti i pezzi di carne di vitello saranno cotti. Togliete gli stuzzicadenti dalla carne.  

Per preparare la salsa, eliminate l'olio in eccesso dalla padella. Mettetevi il vino bianco e sfumate (con un cucchiaio di legno raschiate il fondo della padella, questo darà alla vostra salsa molto sapore). Lasciate cuocere per un minuto o due. Ora aggiungete il brodo di pollo e il burro e mescolate la salsa per amalgamare il tutto. Aggiustare di sale e pepe. Lasciate che la bolla salsa un po 'fino a quando non si riduce della metà. Versate la salsa sopra le fettine e servite con degli spicchi di limone sul lato se volete. Come contorno vi consiglio delle patate arrosto o della cicoria saltata. 
Ricetta per 4-8 porzioni.







Tenerina


Sono finite le feste, ahimè è passato anche il tempo delle mangiate interminabili e delle varie tradizioni come mangiare il pandoro ed il panettone, in più è rimasto perfino poco della calza della Befana. Insomma è il momento classico della dieta purificante e dei bilanci riguardo all’anno appena concluso, per chi volesse poi c’è da pensare ai buoni propositi. 

Ripensando al 2014 è stato un anno ne troppo positivo, ne negativo. Le novità sono state l’apertura di questo blog e l’arrivo di Biscotto, il mio cucciolo di bassotto. Ho fatto un paio di viaggi che non guastano mai, anzi sono quasi indispensabili.
Per il 2015 voglio saltare i buoni propositi e voglio invece augurarmi di rimanere in salute, di trovare la mia strada lavorativamente parlando, di piacermi e di trovare un equilibrio.

Tortelli alle erbe



Essere romagnolo significa avere delle tradizioni culinarie ben salde. Un'ipotetica classifica dei primi piatti domenicali o delle feste potrebbe essere:
- Lasagne;
- Cappelletti e Tortelli;
- Tagliatelle.

Come avrete capito la pasta all'uovo e quindi la sfoglia è sempre presente nelle preparazioni per le feste e ogni donna, ma anche uomo, romagnolo doc deve saperla fare. Ho sempre visto sin da bambina come si prepara e come si tira la sfoglia (che è il passaggio più difficile), ma ancora non ho quella destrezza da "sfoglina" che vorrei acquisire per mantenere la tradizione di famiglia. Mia zia e molte altre "azdore" (in dialetto romagnolo sarebbero le donne di casa che sanno cucinare a regola d'arte) sanno far schioccare la sfoglia, significa che dopo aver arrotolato la sfoglia al matterello, per continuare a tirarla e assottigliarla, si fa sbattere contro il tagliere il lembo finale per srotolarla di nuovo. Così si crea un rumore simile ad uno schiocco che è sinonimo di una sfoglia tirata alla perfezione.

Storie post n°10: New York City


Dopo un paio di giorni dal mio ritorno a casa da Roma, io e mia sorella abbiamo avuto la fortuna di andare a New York, per festeggiare il 60° compleanno di mio padre. Erano esattamente tre anni che non andavo nella Grande Mela (l'ultima volta è stata dopo la mia laurea, prima di trasferirmi in Italia) per cui ero super eccitata di tornarci, NYC è uno dei miei posti preferiti in assoluto. Mi ricorda un po' Roma per la sua caoticità e rumorosità, perché c'è sempre qualcosa da fare, c'è sempre qualche opera teatrale, un balletto, si può fare shopping, visitare un museo o un monumento. In più di Roma ha il fatto di essere molto moderna, e di avere un'energia diversa, poi amo il suo dinamismo e il suo essere unica. 

Fortunatamente per noi NYC è a sole tre ore di auto dal Rhode Island. Siamo partiti sabato mattina verso la nostra meta. Il primo appuntamento della giornata era per le 12:00 alla "Metropolitan Opera House" per assistere allo spettacolo "Le Nozze di Figaro". Mio padre è un appassionato di opera da quando era piccolo, per cui questa è stata per lui la tappa più importante del weekend. In più la nostra amica Rachel ha debuttato in questa opera teatrale, quindi eravamo eccitati nel vederla cantare nel ruolo della Contessa. Come ci aspettavamo lei e gli altri membri del cast hanno fatto un ottimo lavoro e la loro performance è stata strabiliante, lo è stato anche mio babbo che è stato a tantissime prime ed ha avuto l'opportunità di visitare il dietro le quinte.