Guest post #10: Cartellate





Salve, mi chiamo Laura e sono nata ventitré anni fa in un paese dell'entroterra pugliese, Putignano. Ho lasciato la mia terra ricca di sapori e tradizioni appena terminato il liceo per studiare Letteratura Italiana alla Sapienza. È proprio in questa città che ho conosciuto la mia dolce Francesca, quasi per caso, su un gruppo facebook di language tandem. Per chi mi conosce non è affatto un mistero il mio amore per gli Stati Uniti e la loro cultura, soprattutto se parliamo di pancakes allo sciroppo d'acero! 

Come chiunque abbia vissuto in Italia o anche solo visitato saprà, il cibo per gli italiani è una cosa seria. Un piacere prima di tutto, da condividere con gli amici, la famiglia e gli amanti (ma se prevedete una serata hot, la carbonara lasciatela perdere), ma fondamentalmente un culto religioso:  Parmigiano, Olio Extravergine d'Oliva e Pasta sono il Pantheon che invochiamo quando il destino crudele si abbatte su di noi e vogliamo ritrovare ottimismo. Ora che ho terminato gli stereotipi culinari sulla mia nazione, mentre voi fantasticate sugli italiani inginocchiati davanti ad una toma gigante di formaggio, parliamo della Cartellate (Carteddate in dialect), dolce molto buono originario della Puglia.


Se dovessi spiegare in breve ad uno straniero le mie amate Carteddate direi così: biscotti fritti composti da strisce di pasta arrotolate su loro stesse, da immergere in miele o in uno sciroppo di fichi detto "Vincotto".

Sono cucinate in Puglia e Basilicata solo durante il periodo natalizio, si mangiano a fine pranzo/cena di solito ma i ragazzi anche a colazione o merenda. Le famiglie più moderne preparano solo lo sciroppo dove immergono i biscotti già fatti dai numerosi forni in città. 

Il nome Cartellate deriva da un termine italiano in disuso (probabilmente dialetto) Incartellate, cioè accartocciate. Infatti le striscioline di pasta girate su loro stesse richiamano la carta schiacciata e modellata, una forma che si ispira all'aureola di Gesù Bambino, alla sua culla oppure alla corona di spine del Cristo. Le tesi sono contrastanti!

Ogni famiglia ha la sua ricetta, c'è chi mette uova, burro, zucchero a velo, succo d'arancia e altro. Io vi propongo la più semplice e tradizionale. 

CARTELLATE

Ingredienti per le cartellate: 
1 kg di farina 00
200 gr di olio extravergine di oliva
170 gr di vino bianco secco 
Fichi maturi qb (quanto basta) o miele


Sulla spianatoia, creare una fontana con la farina. Nel mezzo versare l'olio e il vino riscaldato, impastare fino ad ottenere una palla di pasta omogenea e liscia.

Suddividere questo agglomerato in pezzi più piccoli, stenderli fino ad avere una sfoglia di vista lunga e sottile. Questo passaggio sarà più facile se fatto con la macchina stendi pasta, se no ricorrete ad un comune mattarello.Tagliare le sfoglie di pasta in striscioline larghe 2,5 cm e lunghe 20cm con una rotella dentata.

Piegare le strisce per lungo e "pizzicarle" per tutta la lunghezza ogni 3-4 cm fino ad ottenere delle conche. Arrotolare le striscioline così decorate su loro stesse, come una spirale, fino ad ottenere un biscotto che somigli ad una rosa. Lasciarle a riposare 24h in luogo fresco e asciutto.

Dopo il riposo, friggerle in olio extravergine di oliva e, dopo aver tolto l'olio in eccesso, immergerle nello sciroppo di fichi o il miele.


Mettere i fichi in una casseruola con una quantità d'acqua tale che li debba coprire. Far bollire il tutto per 30 minuti, finché i fichi non saranno poltiglia. Prendere un imbuto traforato (attenzione che i buchi siano davvero piccoli!) e metterci il composto fichi. Farne scolare il succo piano piano, curandosi che nello sciroppo ottenuto non ci siano semini o parti del frutto. Prendere il liquido e cuocerlo finché non raggiunge la consistenza appiccicosa del miele.





*Photos from www.enogastronomiapuglia.com

  Laura









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