Eclairs


Esattamente un anno fa, di questi tempi, stavo tornando da un viaggio a Parigi meraviglioso. Ero già stata in questa bellissima città nel 2010, ma forse per la compagnia o per i vari problemi con i bagagli e l'hotel si era rivelata davvero una vacanza - disastro.
Avevo etichettato Parigi come la città da cui ti aspetti 10 ed invece le daresti 5, un susseguirsi di delusioni. Un esempio?! Francesi scontrosi, che non sapendo che capisci e parli il francese ti deridono alla reception dell'hotel, il cui proprietario ha dato via la tua camera perché hai ritardato l'orario del check-in per compilare la denuncia di smarrimento del tuo unico bagaglio. Meglio non ricordare!

Il biglietto per il secondo viaggio a Parigi era un regalo di compleanno del mio fidanzato e siamo partiti con un'altra coppia di miei amici. Diciamo che tornare in una città già vista non mi entusiasmava, ma almeno avrei dato una seconda opportunità alla città degli innamorati.

Direi che ho rivalutato Parigi... La visita interattiva del Louvre, salire fino in cima alla cattedrale di Notre Dame, festeggiare il mio compleanno in un ristorantino giapponese doc con tanto di cucina a vista, fare shopping su rue de Rivoli, sono solo alcune delle bellissime cose che ho fatto durante quel viaggio!

Ma dimenticavo il lato culinario di questa esperienza, che ci porta alla ricetta di oggi. Parliamo del pasto più importante della giornata: la colazione! Erano due i dolcetti che accompagnavano il cappuccino mattutino i Financier* e gli Eclair. 

Vi parlerò di questi ultimi, ricchi bignè un po' allungati ripieni di creme di diverse varietà, e glassati per richiamare il loro interno. Una bontà! Non sono di certo dietetici, ma come ho letto in una vignetta di recente: "Mangio dolci perché da qualche parte là fuori è il compleanno di qualcuno!" In quel caso era proprio il mio... Con festeggiamenti prolungati!





ECLAIRS

Ingredienti:

200ml acqua
50g burro
120g farina

50ml di latte
4 uova
1 pizzico di sale

Procedimento:


Preriscaldate il forno a 220°C.
Foderate una teglia da forno con della carta forno. 

Portate bollore l'acqua, il burro, il latte ed il sale in una casseruola. Aggiungete la farina e mescolare per circa 3 minuti col cucchiaio di legno finché l'impasto si staccherà dalle pareti del tegame. Trasferite il composto in una ciotola o nella planetaria, lasciatelo raffreddare un minuto e successivamente sbattetelo con le fruste insieme alle uova. Quando il composto sarà omogeneo mettetelo nel sac à poche e usatelo per "disegnare" sulla teglia foderata dei bastoncini lunghi circa 8 cm. Infornate per 6 minuti a 220°C mentre per i successivi a 190°C. 

Non aprite il forno fino a cottura ultimata.
Capirete che gli Eclairs sono pronti dal colorito dorato.

Farcite queste prelibatezze con crema pasticcera, al cioccolato oppure con panna fresca montata.
Il tocco decorativo in più lo darà la glassa esterna.




Storie post n°12: Copenhagen and Aarhus, Denmark



La scorsa settimana io e mia sorella abbiamo avuto la fortuna di trascorrere 4 giorni nelle due città più grandi della Danimarca, Copenhagen e Aarhus. Abbiamo deciso come meta la Danimarca, per il nostro primo viaggio del 2015, per andare a trovare il nostro amico Gabriele, che sta studiando giornalismo là questo semestre (forse lo ricorderete per il suo guest post della scorsa estate!) 
Ecco una lista di ciò che abbiamo visitato e delle mie impressioni generali sulla Danimarca:

Siamo atterrati a Copenhagen il mattino di Giovedì, così abbiamo avuto tempo a sufficienza per vedere la città prima di prendere il treno per Aarhus la sera. La mia parte preferita della nostra giornata a Copenaghen è stato senza dubbio il mercato Torverhallern, un grande mercato coperto che vende frutta, verdura, formaggi, pane e fiori, e ospita diversi tipi di ristoranti, caffetterie e pasticcerie (forse non vi sorprende che sia stata la parte migliore della giornata per me).
















Ci siamo fermati al mercato di Hallernes per il pranzo, dove abbiamo mangiato una specialità danese, gli smørrebrød ("panini aperti"). Questi panini occupano una fetta enorme della cucina danese, e possono essere preparati con una varietà di diversi condimenti, che possono essere di pesce, di carne, i patè, i formaggi, o le uova sode. Abbiamo optato per il salmone affumicato ed il merluzzo fritto con la tipica salsa alla senape danese, una fantastica introduzione al cibo danese!







Dopo il pranzo, abbiamo fatto una passeggiata per la città e siamo andati a vedere il Castello di Rosenborg, un castello rinascimentale, che una volta era residenza estiva della famiglia reale danese.




Quella notte abbiamo preso un treno per Aarhus, dove Gabriele ci aspettava alla stazione. Ci ha mostrato dov'era il nostro appartamento (che avevamo trovato su Airbnb). La proprietaria, Lys, era molto bella, così come il suo gatto, che abbiamo trovato nascosto sotto le coperte in camera un paio di volte durante il nostro soggiorno:



Småkage Huset potrebbe essere benissimo stata la parte migliore di tutto il viaggio, questo luogo magico ci  è stato consigliato da Elys, che ha vissuto ad Aarhus tutta la sua vita (è sempre meglio fidarsi della gente del posto). Småkage Huset, che significa "piccola casa dei biscotti" in danese, è un piccolo panificio di proprietà di una coppia. Fin dal momento in cui siamo entrati dalla porta abbiamo avuto una piacevole sorpresa, il panificio era accogliente e caldo, c'erano degli odori incredibili, ed era un paradiso, soprattutto dopo aver girato al freddo e sotto la pioggia. In più i dolci qui erano INCREDIBILI. Tutti e tre abbiamo convenuto che fossero i migliori che avessimo mai provato, ne abbiamo assaggiati il più possibile: rotolini di cioccolato alla cannella, biscotti al cocco, Iced bar con marmellata di fragole, biscotti ad anello alla vaniglia (vanillekranse).


















I nostri preferiti, tuttavia, sono stati i fastelavnsboller, tradizionalmente consumati per il Carnevale in Danimarca. I Fastelavnsboller sono panini ripieni di crema alla vaniglia ricoperti di cioccolato o vaniglia, spaventosamente buoni! Io e mia sorella siamo in astinenza di queste prelibatezze infatti penso che cercherò di prepararli a casa questo fine settimana, se verranno bene vi posterò la ricetta sul blog.







Siamo andati ogni giorno in questo forno quando eravamo ad Aarhus ed ho così avuto modo di conoscere i proprietari, che erano estremamente cordiali (a quanto pare lo stereotipo che le persone sono fredde in Scandinavia non è vero!). L'ultima mattina a Aarhus ci hanno offerto una fetta di torta alle fragole con crema di pistacchio perchè una sposa aveva cancellato la prova per la torta nuziale all'ultimo minuto. Buon per noi! Era deliziosa!



Sabato scorso è stata una giornata piovosa e fredda, così abbiamo deciso di passare il pomeriggio al museo d'arte moderna di Aarhus, ARoS. Prima di esplorare la mostra abbiamo pranzato presso il Museum Café, abbiamo ordinato insalata al salmone affumicato e "tapas" danesi che consistevano in piccoli assaggi di specialità danesi, come tonno affumicato, formaggio Havarti e mandorle, e poi un brownie come dessert. Fantastico e super elegante!





Il museo d'arte era incredibile, la nostra esposizione preferita era una sorta di stanza piena di diverse nebbie colorate, sembrava quasi surreale, ma così cool. Abbiamo visto anche la famosa scultura, Boy, di Ron Mueck, alta 4,5 metri e pesa 500 kg. Nel complesso è stato un ottimo modo per trascorrere un pomeriggio piovoso!






















Abbiamo imparato che uno degli aspetti più importanti della cultura danese è l'hygge, che è una sorta di concetto astratto che penso possa essere tradotto con "intimità" in inglese. Hygge è fondamentalmente l'idea di essere di fronte ad un camino, mangiare e bere con gli amici e la famiglia, e in generale di sentirsi in un posto accogliente e di stare bene. Bella idea, giusto? Allie, Gabriele ed io abbiamo preso un caffè e dei pasticcini a La Cabra vicino al centro della città, un posto abbastanza hygge (anche senza il camino!).






L'ultima sera a Aarhus, siamo andati al Café Smagløs, il più antico caffè della città. Il caffè era piccolo ma accogliente, e offriva tanti tipi di birre diverse e panini tipici, zuppe e hamburger. Ho optato per un'insalata di pollo al curry che era deliziosa (è sempre bello variare un po' dai soliti piatti italiani). Purtroppo non ho nessuna foto di quello che abbiamo mangiato, era troppo buio all'interno per farne di carine!



Prima di partire, ho fatto in modo di prendere un libro di cucina così da poter cucinare quello che avevo assaggiato in Danimarca in casa:



Un paio di cose sulla la Danimarca per finire questo post:


  • Gli autobus a Copenhagen e Aarhus passano esattamente nell'orario indicato, un lusso rispetto a Roma!
  • Entrambe le città mi hanno ricordato un po' Newport in Rhode Island, sono piccole,ma con un sacco di negozidiversi e un'atmosfera accogliente.
  • I Danesi sono probabilmente più belle persone sul pianeta. La maggior parte dei danesi che abbiamo incontrato durante la nostra visita sembravano modelli, alti, biondi, occhi azzurri e lineamenti perfetti.
  • I Danesi sono così incredibilmente cordiali, accomodanti e desideroso di rispondere a tutte le domande che avevamo. Karen, che abbiamo incontrato sul treno per l'aeroporto, si è offerta di scrivermi la sua ricetta del fastelavnsboller e ci ha inoltre spiegato cosa significa hygge, grazie Karen !!!
  • Si può pagare dappertutto in Danimarca con carta di credito o bancomat, anche per il più piccolo degli acquisti.
  • L'unico inconveniente che abbiamo trovato è che la Danimarca è estremamente costosa, per esempio, abbiamo speso l'equivalente di sei dollari per un piccolo frullato in un bar. Tuttavia, gli stipendi sono abbastanza alti qui.

Nel complesso, è stato un viaggio fantastico, credo che la Danimarca sia il mio paese preferito in Europa. Cerco di non tornare nei paesi se li ho già visitati (ci sono tanti posti da vedere!), ma penso che farò un'eccezione per la Danimarca, penso sia bella in estate e in primavera. In più posso stare lontano dalla pasticceria Småkage Huset per poco tempo! Grazie mille a Gabriele per averci mostrato la città e per averci dato l'idea di venire a visitarla, tak !!!!




Bucatini all'Amatriciana





















Uno dei vantaggi del mio trasferimento da Bologna a Roma è stato scoprire una cucina totalmente
diversa. Infatti in Italia la tradizione culinaria tende ad essere molto differente da regione a regione: per esempio troverete le Lasagne al nord, ma non è detto che vi saranno proposte anche nei menù del sud. Ogni zona ha plasmato i suoi piatti in base ai prodotti di stagione, al clima e alla sua storia.
La cucina romana tende ad essere rustica, sostanziosa, ma fatta di ingredienti semplici. L'uso di frattaglie o tagli insoliti di carne, è causa dell'ex mattatoio di Roma, una volta il più grande di tutta l'Europa, mentre il pecorino o il formaggio di pecora è preferito al parmigiano grazie agli allevamenti ovini del Lazio.

Molti piatti romani come gli spaghetti alla carbonara e i saltimbocca sono già ben noti negli Stati Uniti, ma ci sono anche piatti meno familiari, come la coda alla vaccinara, cacio e pepe, e l'oggetto del post di oggi: i Bucatini all'amatriciana.

L'Amatriciana è stato il primo piatto che ho mangiato durante la mia prima cena a Roma, ed è stato amore al primo morso. Dimenticate il Colosseo e la Fontana di Trevi, il vero tesoro di Roma è la pasta. Durante i miei primi mesi a Roma, spesso non c'era bisogno di guardare il menù, già sapevo quello che volevo ordinare. Ho catalogato le Amatriciane che ho provato in diversi ristoranti per capire qual'è la migliore ricetta a Roma (risposta: "Da Bucatino" a Testaccio). Ho sviluppato la mia ricetta a casa così mi sono preparata questo piatto ogni volta che volevo e spendendo meno. Mia sorella mi prende sempre in giro e mi ripete che è solo una questione di tempo, ma prima o poi mi sveglierò è scoprirò di essermi trasformata in un bucatino.

Ho esplorato tutta la cucina della Città Eterna, ma rimane ancora il mio preferito di tutti i piatti romani. Per fortuna è estremamente facile da fare a casa, richiede solo un paio di ingredienti che possono essere uniti e cucinati in pochissimo tempo. Non lasciate che la semplicità della ricetta vi inganni, ha un sapore esplosivo! (come si può sbagliare con formaggio e guanciale?)
E non c'è niente come un bel piatto di bucatini quando il tempo è brutto e vuoi qualcosa che ti scaldi il cuore. Assicuratevi di avere del buon pane a portata di mano per fare la scarpetta.

Si noti che si può usare la pancetta invece del guanciale, in quanto è più facilmente da reperire negli Stati Uniti, è possibile inoltre utilizzare un altro formato di pasta oltre i rigatoni o i bucatini, assicuratevi solo che sia un formato capace di abbracciare bene la salsa e il guanciale.

BUCATINI ALL'AMATRICIANA

Ingredienti:

450g di bucatini
1 cipolla piccola tritata
110g di guanciale a cubetti piccoli
800g di passata di pomodoro
Olio
Pecorino Romano grattugiato

Procedimento:

Scaldate l'olio di oliva in una padella a fuoco medio basso. Soffriggete la cipolla ed il guanciale nell'olio d'oliva finché il guanciale sarà croccante e la cipolla sarà ben cotta. Quindi, aggiungete il pomodoro nella padella e mescolate. Portare la salsa a bollore e lasciate cuocere per alcuni minuti. Poi abbassate la fiamma e portatela più lentamente ad ebollizione. Mentre il sugo cuoce, mettete l'acqua a bollire per i bucatini. Salate l'acqua quando bolle, e quindi cuocete i bucatini al dente (seguite le istruzioni sulla confezione per la pasta). Aggiustate la salsa di sale e pepe (probabilmente non avrà bisogno di molto sale, visto che il guanciale ed il formaggio sono salati). Dopo aver scolato la pasta, saltatela nel sugo. Aggiungete il Pecorino romano a piacimento. Servite con del pane croccante per la scarpetta.