La piadina in Romagna è molto più di un sostitutivo del
pane. La piadina è un'istituzione! Come gli Umpalumpa amano il cioccolato puro,
come i Cinesi non vivono senza riso, gli Indiani che Indiani sarebbero senza le
spezie?! Così non esistono Romagnoli che non adorino la piadina. Parafrasando
una famosa pubblicità: "Che Romagna sarebbe senza piadina e crescioni?!"
(Per chi non lo sapesse il crescione è sempre piadina chiusa a calzone.) La
piada sta bene con tutto. Dolce, salato, agrodolce, salse, formaggi, marmellate
e chi più ne ha più ne metta. Per noi è anche un business, in Romagna ogni 2 km
quadrati c'è un chiosco di piadina. Esistono piadine semplici, farcite con
affettati e formaggi o crescioni (chiamati anche cassoni, cosa che a Bertinoro,
il mio paese, non è concepibile) che possono essere ripieni di pomodoro e
mozzarella, zucca e patate, fricò, erbe di campagna ecc. Poi c'è la piada
fritta, che non si trova proprio dappertutto, è più comune in Emilia con il
nome di gnocco fritto. Ci sono anche le piadizze, piadine sottili, stese e
farcite come se fossero pizze. Ultima, ma non meno importante, c'è la piadina
dolce. Si, perché già la piadina semplice si sposa perfettamente con la Nutella
e le marmellate, ma la piada dolce, quindi con l'aggiunta di zucchero
nell'impasto, è già così com'è una bomba!
Ogni paese o città ha la sua piada,
più sottile, più spessa, senza lievito, senza latte, è difficile dare una
ricetta generale, anche perché mica tutte le "azdore" (tipica
espressione per descrivere la donna di casa romagnola che DEVE saper cucinare)
sono disposte a rivelare il loro metodo: "Mo babina, mé a vag a och!"
("Ma bambina, io vado ad occhio!") Mi sento ripetere da una vita.
Quindi proverò a darvi la ricetta di mia mamma, che è già diversa da quella
della mia nonna paterna che, quando era ancora in vita, era la regina
indiscussa della piadina. E che come tutte le regine, una volta lasciato il
trono, fa sentire la sua mancanza.
PIADINA
(per circa 4 piadine)
Ingredienti
500g farina
100g strutto o 4 cucchiai di olio
1 decilitro latte
1 decilitro acqua
1 cucchiaino bicarbonato
1 cucchiaino di lievito per torte salate
1 cucchiaino sale
Per chi è delle mie zone al posto del bicarbonato e del
lievito c'è la "dose" già pronta nei supermercati più forniti
Procedimento:
Mettere a scaldare in un pentolino a fuoco bassissimo acqua,
latte e strutto.
Fare la famosa fontana di farina con al centro il sale.
All'esterno spargere il bicarbonato ed il lievito, perché vanno lavorati per
ultimi. Quando lo strutto sarà sciolto lasciate intiepidire il composto nel
pentolino. Aggiungere a poco a poco il composto liquido alla farina. Non è
detto che ci voglia tutto. Impastate incorporando la farina partendo
dall’interno e lasciate riposare 10 minuti. Intanto scaldate una piastra o una
padella se non potete fare diversamente. Fate delle palline con l'impasto e
tiratelo tondo, come per una piccola pizza. Cuocete sulla piastra bucando ambo
i lati con i rebbi della forchetta e rigirandola di tanto in tanto, finché non
formerà le tipiche macchiette marroncine.
P.S. Ho avuto l'onore di fare la piadina a casa di Francesca nel Natale 2010. Piadina all over the world!
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