La scorsa settimana si è svolta a Forlimpopoli la “Festa
Artusiana”, manifestazione incentrata principalmente sull'enogastronomia, con
in più l’inserimento di eventi musicali, spettacoli, espositori di prodotti
tipici e bancarelle in genere. Chi vive in Romagna sa bene che è ormai
diventata una tradizione, infatti viene organizzata dal 1997.
Come suggerisce il nome e come vi ho anticipato nel mio post
precedente, è un evento in onore di Pellegrino Artusi autore del primo trattato
gastronomico dell’Italia unita cioè “La scienza in cucina e L’arte del mangiar
bene”. Questo libro ha un approccio di tipo scientifico alla cucina, infatti
tutte le ricette sono state sperimentate dall’Artusi ed i suoi cuochi, a volte
provando e testando più volte. Le ricette, divise per sezioni, toccano tutte le
portate e gli accompagnamenti di un pasto come si deve: principi (antipasti),
minestre, salse, paste e pastelle ecc.
Quello di oggi è un post più che altro fotografico della mia
esperienza di quest’anno alla Festa, tra ottimo cibo, allegria, buon vino e
acquisti bio nel contesto di una manifestazione che negli anni non delude mai.
Le principali attrazioni sono i ristorantini che aprono per
le strade del paese solo in occasione della Festa, che, per tradizione, hanno
nel menù anche piatti presi dal manuale dell’Artusi.
Il primo che ho
provato è stato quello delle “Mariette” un’associazione nata in onore di
Marietta Sabatini una dei due cuochi che hanno lavorato per l’Artusi. Le
Mariette sono specializzate nella cucina emiliano-romagnola quindi nelle paste
fresche al mattarello, nella piadina e in generale in tutto ciò che è
tradizionale.