Qualche giorno fa ho avuto il piacere di visitare l’Azienda
Agricola "Tirli" di Paolo Marianini. L’occupazione principale di Paolo è la
produzione di pane biologico, ma non ha sempre fatto questo nella vita.
Alla domanda: “Perché hai scelto di lasciare il tuo vecchio
lavoro per fare il pane?” Paolo risponde: “Perché mi ero stancato di quella
vita frenetica, perché la mia è sempre stata una famiglia di contadini e volevo
tornare alle origini, quando mia mamma preparava il pane in casa, una volta a
settimana, per tutta la famiglia!”
In realtà Paolo è molto più che un
panettiere. E’ un contadino panificatore, cioè produce il suo pane da solo,
partendo dalla semina del grano, che fa macinare per lo più a pietra nei suoi
due molini di fiducia, fino alla consegna del pane stesso. Ogni mattina si
sveglia alle 5, rinfresca il lievito madre, carica il suo furgone e parte per
le consegne ai negozi specializzati, ai ristoranti o va a fare tre giorni a
settimana i mercati nei paesi vicini. Dopo un riposino post-pranzo si prende
cura dei suoi animali e del suo campo e inizia la preparazione del pane.
Il mito del fornaio che lavora di notte
quindi è sfatato, Paolo mi ha spiegato che essendo il suo un pane particolare e
con una mollica molto tosta deve riposare prima di essere consumato, quindi il
pane che esce dal forno la sera alle 23 viene venduto l’indomani mattina.
Paolo è una persona molto alla mano, gentile e piena di
entusiasmo che mette poi nel suo lavoro. Ha molte persone che lo passano a
salutare mentre lavora e lui li accoglie con le sue battute da vero romagnolo. Ha
iniziato 5 anni fa quest’avventura, prendendo in affitto dai suoi fratelli il
terreno che gli serviva per la produzione dei cereali e un magazzino che era
utilizzato come rimessa per gli attrezzi.
I primi esperimenti, per trovare le giuste dosi per la
produzione, li ha fatti con il minimo indispensabile: una piccola impastatrice,
un lavandino e un forno a legna. Adesso che la sua attività ha preso piede ha
raddoppiato tutti i suoi macchinari e si fa aiutare anche da una filonatrice,
cioè da una macchina che divide l’impasto in filoni dello stesso volume, che è
il suo “gioiellino”.
Il suo pane è completamente biologico, prodotto con il suo
lievito madre che rinfresca due volte al giorno tutti i giorni e che, quando si
concede una vacanza con la sua famiglia, lascia “in custodia” ad un suo amico
pasticcere. Per ora produce tre tipi di pane, insipido tipo Toscano,
semintegrale con i semi e integrale, più la schiacciata, ma non ha intenzione
di fermarsi qui, infatti quest’anno ha seminato anche il farro e un altro
cereale che si può definire il “kamut italiano”.
Ho avuto il piacere di passare con lui diverse ore e vedere
molti passaggi della produzione del pane e posso dire che è stata una esperienza
fantastica! Il suo pane è davvero speciale, lo dimostra la chiamata che mi ha
fatto mia mamma dopo un’ora che le avevo portato il pane che Paolo mi ha
gentilmente regalato: “Non dirlo alle zie che abbiamo del pane in più… Lo
voglio tenere tutto per me!” Sarà il nostro segreto!
Ecco le foto che ho scattato durante la produzione:
Il Lievito madre!! |
....grazie al tuo post, ho fatto anch'io volentieri, molto volentieri, una bella visita da questo fornaio! Grazie! Il pane....un amore che non finisce mai! :)
RispondiEliminaGrazie a te per la visita e per aver commentato! ;-)
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