Di sicuro molti di voi non sapranno nemmeno cos’è la pera cocomerina. Devo ammettere che anch’io fino a qualche giorno fa non lo sapevo, ammetto la mia ignoranza. Da un invito a partecipare come giudice ad una gara di cucina tra ristoranti di Verghereto e dintorni (sempre Romagna, il miglior posto al mondo dove mangiare secondo Forbes) è scaturita una bellissima esperienza. Ho imparato tante nuove cose, in primis ho apprezzato l’entusiasmo degli abitanti e delle persone originarie di Valli di Montecoronaro, che sono impegnati nella conservazione della loro pera, varietà particolarissima, caratterizzata dalle striature rosso-fucsia al suo interno, color cocomero, da qui cocomerina, della quale esistono solo 200 alberi, di cui 37 antichi e sparsi per il paesino.
Come potrete immaginare, sono abbastanza contenta di vivere a Roma gastronomicamente parlando - mi piace tantissimo il cappuccino del mattino preparato a regola d'arte, gioisco per la squisita pizza con mozzarella di bufala della pizzeria vicino a casa mia ed impazzisco per i cannoli siciliani della mia pasticceria preferita. Nonostante l'abbondanza di gustoso cibo che c'è a Roma però, spesso ci sono momenti in cui mi trovo ad aver voglia di piatti puramente americani che non si trovano qui: un hamburger con patatine dolci fritte, gelato su un cono di zucchero e zuccherini e , sopratutto, i miei preferiti, i bagel, aka la prima cosa che cerco e mangio quando sono torno in Rhode Island.
Una breve spiegazione di cosa sono i bagels per i nostri lettori non americani: un bagel è una sorta di pane, a forma di cerchio, fatto con pasta lievitata che viene prima bollita in acqua e poi cotto al forno. I bagels sono estremamente versatili. Ci sono di tantissimi tipi (semplici, con cannella e uva passa, ai semi di papavero, per citarne solo alcuni) e sono ottimi serviti con burro di arachidi, marmellata, burro, o il mio preferito, con la crema di formaggio. Sono anche comunemente consumati con salmone affumicato e crema di formaggio, o utilizzati per farsi panino a colazione - li avete mai provati con uova, pancetta e formaggio? Gnam.
Esistono alcuni posti di Roma che hanno i bagel, ma la maggior parte mi hanno deluso. Nella più recente esperienza che ho avuto mi hanno servito un bagel con una spolverata di zucchero a velo e frutta, come se fosse un dessert; un interessante reinterpretazione del bagel, forse, ma non è esattamente quello che avevo in mente. Scoraggiata, ho deciso di preparare questi bagel fatti in casa, nel tentativo di soddisfare il mio desiderio e devo dire, sono felice del risultato; queste ciambelle fatte in casa sono deliziose, hanno una crosta perfetta, sono morbide all'interno, e sono toastate perfettamente. Il paradiso!
Come vi avevo anticipato sabato ho preparato una torta per il mio amico Giulio ed i suoi amici che ogni anno, per l’esattezza dal 2009 organizzano la "Sfasciata", una giornata dedicata a tutti i giocatori che hanno fatto parte degli OVERSIZE BASKET FORLIMPOPOLI, squadra dilettantistica che ad oggi ha cessato di esistere. Giulio descrive così la mitica “Sfasciata”: “Come tutti gli anni, anche la 6ª edizione, si è tenuta a Marina di Ravenna ed hanno partecipato tanti giocatori e scapestrati forlimpopolesi, con più o meno talento, che grazie agli Oversize hanno avuto l’opportunità di dare seguito alla propria passione per il basket. Visto che quella squadra non c'è più il primo week di agosto di tutti gli anni cogliamo l’occasione per ritrovarci tutti insieme in nome degli XXL e dell’ignoranza!”
Di sicuro quella del cake design e del'utilizzo della pasta di zucchero è una moda, ma non tutte le mode vengono per nuocere. ;-)
Io ad esempio quando faccio una torta scarico la tensione ed entro per qualche ora in un mondo a parte. Vorrei con questo post fare una cronostoria delle torte ricoperte di pasta di zucchero e non che ho fatto finora, come hobby ovviamente, per mettermi in gioco.
La prima torta che ho fatto e cercato di decorare con la pasta di zucchero "fai da me" è stata due anni e mezzo fa per il compleanno di mia mamma. Un disastro secondo me, ma la mia famiglia, non sapendo dei capolavori che si vedono in tv o sul web ha apprezzato tantissimo. Piano piano sono migliorata, ho partecipato ad un paio di corsi amatoriali e ho affinato le mie tecniche, passando alla pasta di zucchero già pronta e comprando gli attrezzi adatti.
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